A Milano, presso la fondazione Prada, c’è un edificio che si staglia, quasi incastonato tra gli altri elementi architettonici, è la “The Haunted House”. Disegnata dall’architetto Rem Koolhaas, senza dubbio, il volume brillante d’oro che emerge sopra a tutto il complesso Prada è il principale punto di riferimento del museo. Si tratta di un vecchio edificio risalente al 1910. Visivamente suggestivo ed enigmatico, il suo esterno è interamente coperto di foglie d’oro.




Impressionante, vero?!
Tutti noi amiamo l’oro e sappiamo che fin dai Bizantini si è usato l’oro in fogli per decorare chiese e altre opere sacre. Poi nei secoli con le foglie d’oro si sono decorati gli interni degli edifici e gli arredi dei principi e dei nobili ma trovarlo all’esterno di un edificio chiaramente “industriale” è qualcosa che lascia il segno!
La foglia d’oro è oro martellato in fogli sottili con la tecnica del “battiloro”, il processo di martellare l’oro in un foglio ininterrotto estremamente sottile. La foglia d’oro viene utilizzata principalmente per la doratura ed è disponibile in un’ampia varietà di carati (purezza dell’oro) e tonalità che variano dal giallo all’argento. L’oro è famoso per essere indistruttibile e malleabile, il suo artigianato risale ai tempi antichi e può essere applicato su quasi tutte le superfici, producendo un caldo bagliore su oggetti, architettura e sculture. La foglia d’oro più comunemente usata è realizzata in oro giallo 22 carati.
Uno dei primi esempi di applicazione dell’oro che possiamo ancora vedere è la Basilica di Santa Maria Maggiore a Roma. L’oro divenne parte integrante delle chiese e delle basiliche bizantine e romane nel 400 d.C., e in questo caso i mosaici erano fatti di pietra, piastrelle o vetro appoggiato su pareti di foglie d’oro.
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Tra l’XI e il XIII secolo a Venezia, l’artigiano iniziò a lavorare il prezioso materiale. Qui si è imparato a “battere” l’oro e a trasformarlo nei migliori fogli di foglie d’oro, il trucco è stato ottenuto inserendo un nastro d’oro tra due strati di pelle di animale e battendolo per creare foglie sottili come un velo.

TECNICA DI PRODUZIONE
La sequenza di attività che trasforma la materia prima in fogli sottilissimi di pochi micron, ha inizio con la fase di Fusione. Questa operazione consente di portare allo stato liquido il metallo, eliminandone tutte le impurità per farlo poi solidificare nella caratteristica forma a lingotto.
Tale trasformazione sterica del materiale lo prepara alla successiva attività di Laminatura, che lo assottiglia trasformandolo in una lamina dalla quale verranno ricavati i singoli quadrati di materia prima che verranno usati nella fase di Riempitura per essere impilati uno sull’altro, separati da apposite carte, per essere poi sottoposti alla prima Battitura.
Le foglie semilavorate così ottenute, tagliate in quattro parti e riposizionate una sull’altra, vengono successivamente sottoposte ad una seconda Battitura che le porta allo spessore finale desiderato.
Da ultimo la fase di Taglio e Confezionamento in cui delle abili professioniste maneggiano con estrema precisione le foglie sottilissime così ottenute per conferirgli la forma richiesta e posizionarle infine nelle apposite custodie.
